Si sono concluse domenica 14 le
due giornate nazionali denominate “terremoto, io non rischio”.
La manifestazione, organizzata su
tutto il territorio dal Dipartimento di Protezione Civile di concerto con
A.N.P.As. (associazione nazionale pubbliche assistenze), l’I.N.G.V. (istituto
nazionale di geofisica e vulcanologia) e ReLuis (Consorzio della Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria
Sismica), ha coinvolto centodue comuni italiani, di cui in Puglia il comune di
Manfredonia e di Sant’Agata in Puglia.
Il progetto,
conclusosi nelle piazze, ha avuto il suo inizio nel maggio del corrente anno
quando un rappresentante e due volontari delle associazioni residenti nei
comuni scelti, aderenti alle 12 organizzazioni coinvolte, ovvero Anpas, Ana (Associazione Nazionale Alpini),
Anai (Associazione Nazionale Autieri
d’Italia), Avis (Associazione Volontari Italiani del Sangue), Fir-CB (Federazione Italia Ricetrasmissioni Citizen’s Band), Legambiente Onlus, Confederazione Nazionale
delle Misericordie d’Italia, Prociv Arci (Associazione Nazionale Volontari per la Protezione Civile),
Federazione Psicologi per
i Popoli, Rnre (Raggruppamento
nazionale Radiocomunicazioni Emergenza), Ucis (Unità cinofile italiane da Soccorso) Unitalsi (Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e
Santuari Internazionali), hanno seguito un corso full-immersion,
durato tre giorni, presso la sede operativa del Dipartimento di Protezione
Civile in Roma, sui rischi sismici e sulla prevenzione degli stessi.
I volontari formati, di seguito, si sono occupati della
formazione nelle proprie sedi e di tutte quelle attività propedeutiche alla
risuscita dell’evento.
Un esercito di volontari sono scesi sabato e domenica in
piazza a diretto contatto con la popolazione al fine di informare su tutti quei
parametri di sicurezza da attuare contestualmente nei propri appartamenti e
sulle strutture abitative affinché venga ridotto il rischio correlato al sisma.
A Manfredonia l’evento è stato gestito dalla P.A.S.E.R.
(pubblica assistenza soccorso emergenza radio) “Ferdinando Imhoff” e dai suoi
volontari i quali sono scesi in piazza del Popolo allestendo una tenda di
quelle utilizzate come modulo abitativo per l’accoglienza dei popoli colpiti
dalle emergenze e da due gazebo affinché la popolazione ricevesse le giuste
nozioni , attraverso anche a percorsi storici, copie di registri dal 100 a tutt’oggi ove riportate
notizie di sismi che hanno interessato le nostre zone, ed una passeggiata tra
giochi a tema, mostra fotografica storica legata ai sismi e visita della tenda
per sfollati.
Lo scopo finale era quello di sensibilizzare quanto più
possibile la popolazione sui rischi e sulle procedure di sicurezza da attuare
in caso di sisma.
Tutto ciò non ha voluto “spaventare” la popolazione ma ha
cercato di rendere il cittadino sia cosciente sia attivo affinché nella remota
possibilità di un sisma ognuno sappia cosa fare, come farlo e soprattutto come
gestire l’evento, affinché si riduca, attraverso l’informazione e la
sensibilizzazione l’eventuale perdita di vite e di strutture in un eventuale
sisma.
Prevedere un terremoto
– ci racconta il responsabile dell’evento alla piazza di Manfredonia, Michele
Sventurato – è cosa impossibile,
nonostante le tecnologie siano così avanzate, infatti tutto è dovuto alla
casualità ed al calcolo delle probabilità, il nostro impegno è stato profuso a favore dell’informazione e
non per creare panico tra la popolazione. Ad esempio, in macchina tutti
sappiamo che dobbiamo indossare la cintura di sicurezza, ma non perché siamo
sicuri che avremo un incidente, ma solo per arginare i danni nell’eventualità
ciò accadesse, in sintesi, per i terremoti, secondo me, vale lo stesso
discorso, cioè, bisogna informarsi ed adottare tutti i parametri di sicurezza e
le procedure per reagire correttamente agli eventi sismici, ma non perché
accadrà domani a Manfredonia, ma perché, nel remoto caso possa accadere, si
possano limitare quanto più possibile i danni e soprattutto i ferimenti e la
perdita di vite umane, Si vis pacem para bellum.
Aggiunge il Presidente della
P.A.S.E.R. “F. Imhoff”, Matteo Perillo – Sono
soddisfatto della riuscita dell’evento e della partecipazione entusiasta dei
sipontini specie nella domenica mattina. Queste manifestazioni dovrebbero
ripetersi più volte l’anno.
L’evento, in cifre, ha
realizzato, nonostante le avverse condizioni metereologi che, circa quattromila
contatti, nonostante la pioggia si sabato e domenica mattina sera.
L’impegno per la città di
Manfredonia continuerà ancora per i volontari della P.A.S.E.R. che saranno
costantemente impegnati nell’opera di informazione attraverso gli istituti
scolastici e seminari rivolti alla cittadinanza affinché si possa diffondere la
cultura della sicurezza in maniera capillare.
L’appuntamento con “terremoto, io
non rischio” è per l’anno prossimo, ma se non riuscite a placare la vostra
curiosità ed il vostro interesse potete contattare la P.A .S.E.R. “F. Imhoff” di
Manfredonia presso la sede di via Giuseppe di Vittorio 116/a, oppure scrivendo
un’e-mail a info@paser.org, i nostri
volontari sono sempre a vostra disposizione.
MichelONE
Nessun commento:
Posta un commento