lunedì 15 ottobre 2012

Terremoto, io non rischio – 13 e 14 ottobre a Manfredonia


Si sono concluse domenica 14 le due giornate nazionali denominate “terremoto, io non rischio”.
La manifestazione, organizzata su tutto il territorio dal Dipartimento di Protezione Civile di concerto con A.N.P.As. (associazione nazionale pubbliche assistenze), l’I.N.G.V. (istituto nazionale di geofisica e vulcanologia) e ReLuis (Consorzio della Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica), ha coinvolto centodue comuni italiani, di cui in Puglia il comune di Manfredonia e di Sant’Agata in Puglia.
Il progetto, conclusosi nelle piazze, ha avuto il suo inizio nel maggio del corrente anno quando un rappresentante e due volontari delle associazioni residenti nei comuni scelti, aderenti alle 12 organizzazioni coinvolte, ovvero Anpas, Ana (Associazione Nazionale Alpini), Anai (Associazione Nazionale Autieri d’Italia), Avis (Associazione Volontari Italiani del Sangue),  Fir-CB (Federazione Italia Ricetrasmissioni Citizen’s Band), Legambiente Onlus, Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia, Prociv Arci (Associazione Nazionale Volontari per la Protezione Civile), Federazione Psicologi per i Popoli, Rnre (Raggruppamento nazionale Radiocomunicazioni Emergenza), Ucis (Unità cinofile italiane da Soccorso) Unitalsi (Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali), hanno seguito un corso full-immersion, durato tre giorni, presso la sede operativa del Dipartimento di Protezione Civile in Roma, sui rischi sismici e sulla prevenzione degli stessi.
I volontari formati, di seguito, si sono occupati della formazione nelle proprie sedi e di tutte quelle attività propedeutiche alla risuscita dell’evento.
Un esercito di volontari sono scesi sabato e domenica in piazza a diretto contatto con la popolazione al fine di informare su tutti quei parametri di sicurezza da attuare contestualmente nei propri appartamenti e sulle strutture abitative affinché venga ridotto il rischio correlato al sisma.
A Manfredonia l’evento è stato gestito dalla P.A.S.E.R. (pubblica assistenza soccorso emergenza radio) “Ferdinando Imhoff” e dai suoi volontari i quali sono scesi in piazza del Popolo allestendo una tenda di quelle utilizzate come modulo abitativo per l’accoglienza dei popoli colpiti dalle emergenze e da due gazebo affinché la popolazione ricevesse le giuste nozioni , attraverso anche a percorsi storici, copie di registri dal 100 a tutt’oggi ove riportate notizie di sismi che hanno interessato le nostre zone, ed una passeggiata tra giochi a tema, mostra fotografica storica legata ai sismi e visita della tenda per sfollati.
Lo scopo finale era quello di sensibilizzare quanto più possibile la popolazione sui rischi e sulle procedure di sicurezza da attuare in caso di sisma.
Tutto ciò non ha voluto “spaventare” la popolazione ma ha cercato di rendere il cittadino sia cosciente sia attivo affinché nella remota possibilità di un sisma ognuno sappia cosa fare, come farlo e soprattutto come gestire l’evento, affinché si riduca, attraverso l’informazione e la sensibilizzazione l’eventuale perdita di vite e di strutture in un eventuale sisma.
Prevedere un terremoto – ci racconta il responsabile dell’evento alla piazza di Manfredonia, Michele Sventurato – è cosa impossibile, nonostante le tecnologie siano così avanzate, infatti tutto è dovuto alla casualità ed al calcolo delle probabilità, il nostro impegno è stato profuso a favore dell’informazione e non per creare panico tra la popolazione. Ad esempio, in macchina tutti sappiamo che dobbiamo indossare la cintura di sicurezza, ma non perché siamo sicuri che avremo un incidente, ma solo per arginare i danni nell’eventualità ciò accadesse, in sintesi, per i terremoti, secondo me, vale lo stesso discorso, cioè, bisogna informarsi ed adottare tutti i parametri di sicurezza e le procedure per reagire correttamente agli eventi sismici, ma non perché accadrà domani a Manfredonia, ma perché, nel remoto caso possa accadere, si possano limitare quanto più possibile i danni e soprattutto i ferimenti e la perdita di vite umane, Si vis pacem para bellum.
Aggiunge il Presidente della P.A.S.E.R. “F. Imhoff”, Matteo Perillo – Sono soddisfatto della riuscita dell’evento e della partecipazione entusiasta dei sipontini specie nella domenica mattina. Queste manifestazioni dovrebbero ripetersi più volte l’anno.
L’evento, in cifre, ha realizzato, nonostante le avverse condizioni metereologi che, circa quattromila contatti, nonostante la pioggia si sabato e domenica mattina sera.
L’impegno per la città di Manfredonia continuerà ancora per i volontari della P.A.S.E.R. che saranno costantemente impegnati nell’opera di informazione attraverso gli istituti scolastici e seminari rivolti alla cittadinanza affinché si possa diffondere la cultura della sicurezza in maniera capillare.
L’appuntamento con “terremoto, io non rischio” è per l’anno prossimo, ma se non riuscite a placare la vostra curiosità ed il vostro interesse potete contattare la P.A.S.E.R. “F. Imhoff” di Manfredonia presso la sede di via Giuseppe di Vittorio 116/a, oppure scrivendo un’e-mail a info@paser.org, i nostri volontari sono sempre a vostra disposizione.

MichelONE   

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